Una segnalazione un po’ diversa dal solito, ma ci tengo a dire
due paroline su questo meraviglioso romanzo, non posso proprio trattenermi. Per
ulteriori informazioni a riguardo, cliccate qui.
Oggi il secondo volume di Riflessi
di noi di Valentina C. è ufficialmente pubblicato. Si tratta del secondo e
ultimo volume della dilogia e per voi, lettori, oggi inizia un’avventura alla
scoperta della seconda parte della storia d’amore tra Olimpia Carrara e Dorian
Conte, ciò che non sapete, però, è che io – in veste di editor – mi sono dovuta
separare da quei due pazzi esattamente un mese fa; per me e per Valentina è
stato quello il momento in cui abbiamo gli abbiamo detto addio e li abbiamo
lasciati andare, pronti per incontrare voi.
Ricordo ancora quel giorno, quello in cui mi sono resa conto che,
dopo mesi di lavoro, avevo finito. Riflessi
di noi era ufficialmente concluso, pronto per passare nelle mani della
grafica che ne ha curato l’impaginazione, e c’è stato un momento di stallo… un
attimo in cui ho trattenuto il fiato e mi sono chiesta cosa stessi davvero
provando. Da un lato, il sollievo di avercela fatta in tempo, di aver posto la
parola fine su un lavoro che mi aveva impegnato parecchio tempo; dall’altro,
avrei voluto riprendere daccapo e rituffarmi in quelle pagine. Non so se sia
una cosa che capita a tutti gli editor e sinceramente non so nemmeno se sia
merito della storia o della sua autrice, ma mi sono affezionata a Riflessi di noi forse più di quanto non lo
sia mai stata ai miei scritti. Ho lavorato fianco a fianco all’autrice per
rendere sempre migliore questo romanzo, anzi non migliore, il più vicino
possibile alla perfezione. Io sono assolutamente orgogliosa del risultato
raggiunto, credo lo sia anche la sua autrice, e mi auguro che i lettori che
avranno l’onore di leggere questo meraviglioso romanzo riescano a perdersi un po’
tra le sue pagine, a sentirsi vicini ai due protagonisti e, come dice Valentina,
che possano aggiungerci la loro, di pagina.
A te, Vale, dico che sei stata meravigliosa in questi mesi
trascorsi a lavorare insieme. Ti sei fidata di me, mi hai lasciata stravolgere
un po’ quello che mi pareva e mi hai chiesto consigli quando ti servivano (cosa
che mi fa crescere il cuore ogni volta!), mi hai anche fatto scendere qualche
lacrimuccia di tanto in tanto, ma questo teniamocelo per noi! Ti dico grazie, e
tu sai bene per quante cose ti devo ringraziare (quindi non fare la modesta!),
ma ti esorto anche a continuare a scrivere perché mi manca da morire lavorare insieme…
Mi basta qualche ora di macchina per arrivare da te, ricordatelo! Sì, è una
minaccia!
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