Solitamente prima leggo un libro e poi guardo il film o la serie
TV che ne è tratta, ma con la serie Bridgerton ho fatto l’esatto contrario.
Incuriosita da questa serie di cui sentivo tanto parlare, ho guardato la prima
stagione e ne sono rimasta piacevolmente colpita. Mi piace l’ambientazione,
quella dell’Inghilterra della prima metà del 1800, quindi l’ho guardata con
molto interesse. Si tratta di una serie TV piuttosto leggera, scherzosa, che fa
trascorrere un po’ di tempo in allegria. Ed è proprio per questo che,
nell’attesa della seconda stagione, ho deciso di acquistare il primo volume del
romanzo della Quinn.
Non posso che dirvi questo: il libro è stato una bellissima
scoperta. Mi aspettavo di trovarlo in qualche modo noioso dato che avevo già
visto la serie TV, ma non è stato affatto così. Mi sono goduta la lettura del
libro, anzi l’ho divorato in un giorno e mezzo proprio perché ci sono note
diverse dalla serie TV. Diciamo che nella serie sono state aggiunte molte parti
che in questo primo romanzo non ci sono, non so se sono tratte dagli altri
libri, lo scoprirò a breve, ma capisco l’esigenza di essere inserite nella
serie. Il primo romanzo, di per sé, non presenta così tanti elementi da poterlo
trasformare in un’intera stagione, al massimo così com’è, sarebbe potuto
diventare un film di un paio d’ore, ma non di più. E, per quanto riguarda il
libro, non ho sentito la “mancanza” di quelle parti in più che invece di sono
nella serie TV. Ho apprezzato entrambi per come sono.
Per farvi capire meglio: nel libro non si parla mai della Regina,
che invece è piuttosto presente nella serie TV. Nel libro si parla pochissimo
dei Featherington, qualche accenno, senza mai metterli direttamente al centro
dell’attenzione, come invece capita spesso nella serie. E altre piccole cose
che non voglio svelarvi per non rovinarvi il piacere della scoperta.
Questo primo libro, come si evince anche dal titolo, si concentra
sulla storia del Duca di Hastings e di Miss Daphne Bridgerton, la più grande
delle sorelle Bridgerton. Ed è proprio questo che mi è piaciuto. Si ha la
possibilità di conoscere i due personaggi a trecentosessanta gradi, con i loro
pensieri, le loro preoccupazioni, le loro problematiche, senza l’intrusione –
passatemi il termine – di altri personaggi. Questo primo romanzo è loro e per
loro ed è una cosa meravigliosa, a mio avviso. È bellissimo anche il fatto che
questo primo romanzo abbia un inizio e una fine, che porta a ben due epiloghi
spettacolari che non lasciano nulla in sospeso e che offrono al lettore qualche
anticipazione sui prossimi libri, lasciandogli comunque la curiosità di
proseguire la lettura.
Ho adorato lo stile di Julia Quinn. È il primo libro scritto da
lei che leggo e credo che, tempo permettendo, recupererò tutto quello che ha
scritto in precedenza. Mi piace il suo modo diretto di comunicare con il lettore, di coinvolgerlo, farlo sentire al centro
dell’attenzione. E quello che mi è piaciuto di più è stato l’uso del discorso
diretto, che prevale rispetto alla narrazione, facendo immergere ancora di più
il lettore nella storia.
Ci sono state parti di questo romanzo in cui mi sono ritrovata a
ridere quasi fino alle lacrime e altre in cui mi sono commossa, ed è proprio
questo il bello, riuscire a immergersi in un libro fino a sentirsi al fianco
dei personaggi, a viaggiare nel tempo e nello spazio e trovarsi lì, nella sala
da ballo oppure in aperta campagna insieme a loro.
Io sono in trepidante attesa di ricevere il secondo volume per
poter conoscere la storia di Anthony Bridgerton e voi? Avete letto i libri o
visto la serie TV?
Elena Daniela P.
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