Titolo: Giulia: Una deliziosa
conquista
Autrice: Barbara Bruni
Genere: Romance love
Editore: Self publishing
Ebook: 1,99 €
Cartaceo: 5 €
Pagine: 140 pagine
Data pubblicazione: 25 Febbraio 2021
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Barbara Bruni è di origine
Siciliana. Nasce nel 1989 a Paternò, in un giorno di sole splendente, in
gennaio nella sua città natale unica nel suo genere. Diplomata in Scienze
Sociali nel 2009. Da quel momento in poi inizia a vivere un periodo nuovo, con
la consapevolezza che nella vita tutto non si può avere, ma che per ottenere ciò
che si desidera si deve combattere quotidianamente per tutto e in tutto
positivamente e senza rimpianti.
“Siamo
fatti di sogni che non ci fanno dormire”
Inghilterra,
1817
Giulia è una
giovane donna senza più dote né lignaggio, ma con un unico sogno nel cuore:
“trovare il vero amore”, un po’ come succede nei romanzi che legge di nascosto,
all’insaputa di suo padre. Ha solo vent’anni quando una notte viene rapita, ma
solo perché suo padre ha dei debiti verso un uomo. Un uomo dal cuore tenero, ma
dallo sguardo crudele, che si rivela per Giulia una salvezza, nonostante gli
ostacoli che incontrerà nel suo cammino. Quell’uomo si chiama Damon e farà di
tutto per vendicarsi. Anche se non vuole ammettere che Giulia gli è entrata nel
cuore, desidera solo rivalsa, rispetto e onore. Fino a dove si spingerà per vendetta?
Rinnegherà i sentimenti per Giulia? Riuscirà Damon a fare di lei ciò che vuole
oppure il suo cuore se ne innamorerà perdutamente alla follia?
«Un ballo,
mia cara Giulia?» Damon mi invitò a ballare e le altre donne mi guardarono di traverso,
indignate che lui considerasse me e non loro.
«Io non ho
ancora capito cosa ci faccio qui. Credo che questo mondo non mi appartenga».
Alle mie parole lui sorrise, ma quel sorriso stampato sul suo volto non mi
diede gioia, ma solo una profonda tristezza. Una tristezza dalla quale fuggire,
anche se mi sembrava impossibile.
«Non
appartenete a questo mondo? Come fate a dirlo?» Quella sua domanda mi lasciò
perplessa. C’era dell’altro, lui voleva dirmi qualcosa, qualcosa che io non
capivo.
«Non ho
nessuna dote», dissi a bassa voce, mentre Damon mi conduceva più in là, dove il
salone da ballo finiva e cominciava una grande balconata con vista mozzafiato.
«So che non avete passato una vita agiata come vi spettava. Voi siete nobile di cuore, io ne sono certo. Non è la vostra dote che voglio, siete solo voi. Dote o meno, vi desidero». Quella risposta mi mandò in delirio, ma ora il mio sguardo era rivolto altrove.
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